Rassegna di alcune sentenze recenti ottenute dallo studio
Il Tribunale di Trieste ha stabilito l'illegittimità del licenziamento di un dipendente per il fatto di aver svolto altra attività lavorativa durante il periodo di infortunio, senza la necessaria autorizzazione aziendale, pregiudicando e ritardando così la sua guarigione. La giurisprudenza ha più volte affermato come il comportamento doloso o fraudolento del lavoratore che svolge un’altra attività lavorativa, è sanzionabile con la destituzione, soltanto nell’ipotesi in cui vi sia la prova della simulazione della malattia, Nel caso di specie, tuttavia, non solo la malattia era veritiera, ma le attività svolte erano sostanzialmente ininfluenti ai fini della guarigione.
Il Giudice marchigiano con sentenza del 4 marzo 2022 accoglie l'opposizione a sanzione amministrativa comminata ad un trasportatore comunitario che aveva eseguito un trasporto in regime di c.d. cabotaggio entro i 7 giorni dall'ingresso in Italia.
In particolare il Giudice, che nell'immediatezza dell'opposizione aveva già sospeso il fermo amministrativo sussitendone i requisiti di preiculum e fumus, rilevato che il ricorrente ha dimostrato attraverso idonea documentazione (tracciati gps e cmr) la data di ingresso in Italia il giorno antecedente a quello della sanzione, ha accolto la censura relativa al difetto di difesa in sede di accertamento per assenza di un interprete, tenuto conto che l'autista straniero non aveva potuto comprendere le richieste degli agenti al fine di esibire la documentazione necessaria, che era già a bordo del mezzo fermato.