Rassegna di alcune sentenze recenti ottenute dallo studio                             

Mobbing e licenziamento - sentenza 143/2025 Tribunale di Trieste

Il Tribunale di Trieste (143/25) ha dichiarato illegittimo il licenziamento di un direttore amm.vo, rappresentato dal nostro Studio, accertando altresì la sussistenza del mobbing. Nelle motivazioni, il giudice del #lavoro evidenzia che si inseriscono in un contesto mobbizzante: - l’esercizio reiterato del potere disciplinare senza rispettare il principio di proporzionalità - l'emarginazione del lavoratore - la mancanza di tutela datoriale ex art. 2087 c.c. - la modifica di prassi pluridecennale in danno del dipendente - la revoca di assegni. Ne deriva il diritto della lavoratrice al risarcimento dei dedotti danni alla salute, nonché a quelli derivanti dalla lesione del fondamentale diritto di esplicazione della personalità della dipendente e la connessa lesione anche all’immagine ed identità professionale che deve imputarsi alla condotta pregiudizievole del datore di lavoro.

Infortunio sul lavoro - difesa dell'azienda - Trib. Trieste n. 70/2025

⛑️ Abbiamo resistito, per conto di una azienda alla richiesta risarcitoria di oltre 350.000,00 euro da parte di un lavoratore che sosteneva di aver subito un'infortunio sul lavoro; il giudice ha accolto la nostra eccezione di condotta abnorme, rigettando la domanda risarcitoria in quanto il dipendente "ha proceduto nel caso di specie con un contegno abnorme, inopinabile ed esorbitante rispetto al procedimento lavorativo che gli era stato assegnato, creando condizioni di rischio altrimenti inesistenti"

Crediti di lavoro e revocatoria fallimentare - Trib. Vibo Valentia 03.02.2025

 

Il Tribunale di Vibo Valentia con sentenza 44/25 del 3.02.2025 ha rigettato la richiesta di revocatoria della curatela fallimentare nei confronti di un nostro assistito, relativa a crediti di lavoro riscossi coattivamente dopo la cessazione del rapporto di lavoro e pochi mesi prima della dichiarazione di fallimento.
La fattispecie è disciplinata dalla Legge Fallimentare, applicabile ratione temporis.
Il Giudice, in accoglimento della nostra tesi difensiva, precisa che l'esenzione dalla revocatoria non distingue tra lavoratori ancora in forza all’azienda e lavoratori cessati.
La pronuncia sovverte un orientamento di merito che si era sviluppato presso lo stesso Tribunale.

 

Sospensione dal lavoro - annullamento - Trib. Trieste. 11.03.2025

Annullata la sanzione disciplinare conservativa (sospensione) che era stata comminata ad una nostra assistita sulla base di diversi addebiti

Con riferimento a quello più significativo, relativo ad una discussione con il datore di lavoro, il Tribunale afferma che ai fini disciplinari il fatto vada contestualizzato e non abbia caratteri di gravità, in quanto la condotta "non è caratterizzata da ingiuria o uso di espressioni irriguardose ed è tenuta in un contesto che oggettivamente non è stato originato dalla lavoratrice". Rispetto ad un ulteriore fatto riportato nel provvedimento sanzionatorio ma non nella contestazione disciplinare, viene ribadito il principio di immutabilità di quest'ultima

Opposizione avviso di addebito - Tribunale di Trieste, 19.06.2024

Con sentenza n. 108/2024, pubblicata il 19.06.2024, il Tribunale di Trieste, sezione lavoro, ha accolto l'opposizione a ordinanza ingiunzione che l'INPS aveva emesso nei confronti di un artigiano assistito dal nostro Studio.

In particolare il Giudice ha dichiarato nullo l'avviso di addebito in quanto l'indicazione del periodo di riferimento dei contributi richiesti è prescritta a pena di nullità e cristallizza l'oggetto della pretesa, sicchè l'erronea indicazioni del periodo comporta la nullità del provvedimento dell'INPS. Nella fattispecie è stata ritenuta altresì inammissibile la domanda giudiziale di accertamento di una diversa somma proposta dall'ente previdenziale.

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Convengo 2023

lavoro-sportivo-opportunita-e-vincoli-183240

Giovedì 6 aprile l'Avvocato Belli parteciperà in qualità di relatore

al convegno "Lavoro Sportivo: opportunità e vincoli" organizzato

dal Comune di Trieste

News

Operatore telefonico condannato al risarcimento - Tribunale di Trieste 1.10.2013

Con Sentenza del 1 ottobre 2013 il Tribunale di Trieste ha accolto le pretese di un cittadino nei confronti di un operatore di telefonia per l'inadempimento del contratto stipulato tramite call center telefonico. In particolare il cliente aveva lamentato il malfunzionamento della linea fax, la scarsa ricezione da parte dell'utenza mobile ed aveva pertanto chiesto il risarcimento del danno, aggravato dall'impossibilità di ottenere la migrazione ad altro operatore telefonico per problemi tecnici di coordinamento tra i due operatori.

Il Tribunale di Trieste, Sezione Civile, ha riconosciuto al consumatore sia il risarcimento previsto dalla carta dei servizi della compagnia telefonica, sia un'ulteriore importo di euro 1000,00 oltre interessi per danni non patrimoniali.

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